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UNA DOMENICA CON “ESCURSIONI CALABRIA”

Una domenica di Gennaio. 28 GENNAIO 2024

di Teresa Sicoli- Una domenica diversa, passata sul Monte Cocuzzo , la cima più alta della catena costiera cosentina. Ieri con il gruppo di amici riunitosi per l’occasione dall’associazione Escursioni Calabria si è svolta una bella passeggiata di trekking. Ci siamo riuniti tutti nei pressi di Fiumefreddo Bruzio e alla volta di Mendicino. Come sempre, ogni volta che vado con questo bellissimo gruppo faccio incontri di persone belle, generose e di valore. Condividiamo insieme una passione: quella per la natura. Quando siamo arrivati al primo rifugio abbiamo lasciato le macchine per fare l’arrampicata dal versante Sud del Monte. Abbiamo iniziato con un freddo rigido iniziale che però dopo aver camminato un po’ si è stemperato. Durante il nostro cammino abbiamo visto una montagna che nella sua rigidità è stata accogliente..con grandi alberi e un verde smorzato da terreno scosceso e arido. Nel camminare da lontano abbiamo intravisto questa montagna grande che si presentava con una roccia appuntita quasi calcarea e dunque alle punte estreme sembrava di vedere  un paesaggio dolomitico. Il sole ci ha accompagnato per tutto il percorso ed è stato timido ma al momento giusto ci ha riscaldato; anche il vento che all’inizio ci ha accolto ad un certo punto ha smesso per farci ammirare quello che sembrava un misto tra mare e cielo di un colore azzurro in varie tonalità,  dove noi esseri umani siamo stati semplici ospiti. Ammirare con gratitudine il tutto,  è stato ad dir poco fantastico. Madre natura ha un fascino unico ed anche una clemenza gratinica. Infatti, nonostante spesso l’uomo non si rende conto di questo tesoro ed abusa e non rispetta questa amata terra, la stessa per quanto si ribella, ritorna quasi sempre al suo splendore iniziale. Le sue trasformazioni sono evidenti attraverso le tracce che lascia,  anche la fauna è presente con alcune peculiarità.  Questa terra è “al servizio” delle greggi perché il terreno anche a quelle altitudini si presenta poco bucolico ma con una piccola vegetazione per le capre che lo brucano con piacere.  Abbiamo raccolto una penna di istrice, segnale evidente che la montagna accoglie questa specie. Una specie rara e che trova il suo habitat naturale tra le braccia di Monte Cocuzzo; insieme alla talpa ne fanno il loro rifugio  e la loro dimora. Insomma, una giornata piena di emozioni con amici davvero belli e pronti per una esperienza naturale e piena di cose da ammirare. Testa in giù e testa in su continuamente, piedi accorti e passi uno dietro l’altro, racchette in mani , passo lento e respiro pungente e poi l’agognata meta: il piccolo e scosceso pianoro che ci accoglie con una luce solare  splendente e un piccolo tepore … colazione al sacco e poi gli organizzatori Luca ed Ivan che ci hanno lietato  con i loro racconti,  con il loro sorprenderci sempre di pensieri e di leccornie: l’amaro 0968 di Falerna e la Pitta impigliata di Domanico. Grazie di quest’altra bellissima esperienza.
Luca ed Ivan sono persone eccezionali, guide capaci e ottimi narratori della storia del territorio e dell’ambiente.
Arrivare in cima a Montecocuzzo è stato emozionante! Osservare la Sila, l’ Orsomarso, il Monte Mancuso, il Pollino e la catena costiera cosentina ancor più strabiliante.
Appuntamento  alla prossima esperienza di trekking e con l’auspicio del buon cammino affinchè quello che verrà ci regali sempre la meraviglia della terra con la flora e la fauna sempre imponenti nella loro bellezza  e degli uomini e delle donne che con rispetto la vivono.

Teresa Sicoli

sociologa