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I migranti e il MARE NOSTRUM

di Teresa Sicoli – L’ennesima tragedia del mare porta via con sé tante vite. Sono anni che assistiamo ad un fenomeno che non riesce ad essere controllato e regolamentato con serie azioni ed equi comportamenti da parte dei paesi europei e dunque dell’intera Europa. Sappiamo bene come i migranti tutti  sono persone prese dalla disperazione e fuggono dalla fame, dalla guerra e dalla violenza e tentano il tutto per tutto mettendosi nelle mani di scafisti senza scrupoli, rischiando la vita.  Nella tragedia di Steccato di Cutro  molti uomini e donne, tra cui bambini, sono naufragati e molti hanno perso la vita e si aggiungono, purtroppo, ai migliaia di morti del mare di questi ultimi anni. Dolore e rabbia sono sentimenti di queste ore. E tralasciando le polemiche e le accuse di quello che si poteva o si doveva fare, i volontari, i cittadini e le autorità locali  si sono prodigati con il massimo impegno a sostenere ed aiutare le persone coinvolte. Un encomio va fatto a tutta la comunità calabrese e in particolare a Crotone.  Solidarietà e cordoglio sono dovuti a coloro che stanno vivendo questa tragedia.

L’Europa viene chiamata di nuovo con forza ad un intervento incisivo. E’ auspicabile e anche urgente che si apra di nuovo una seria discussione.  Un nuovo trattato per la gestione dei flussi migratori. Una ferma e continua condanna al business dei barconi e a questi scafisti trafficanti di esseri umani. Un’ azione dove sia ancora più chiaro il principio del diritto di asilo in sicurezza di persone che decidono di migrare per vari motivi. Dove i corridoi umanitari siano l’unica via possibile per spostarsi. Dove si facciano collaborazioni  con i paesi africani per il controllo in loco e dove i diritti umani, assenti e blandi, vengano ripristinati.  Dove il sostegno ai migranti sia reale e diretto e non mediato da chi li sfrutta e ne fa uno scopo prettamente di lucro. Dunque, agire su una equa ripartizione anche finanziaria a sostegno di azioni di soccorso e salvataggio, nonché, nella ricollocazione volontaria e nella presa in carico di quota parte del flusso di tutti i paesi europei. Una decisa azione di cooperazione internazionale per garantire i diritti fondamentali dell’individuo. Si agisca subito perché non è mai abbastanza ribadirlo e chiederlo con forza.

Teresa Sicoli – MoVimento 5 stelle